Engwe Engine X: recensioni e codice promozionale
Pubblicato su: 31-05-2025 / Modificata: 31-05-2025
Engwe lancia molti modelli di biciclette elettriche che si assomigliano un po’ tutti, e sinceramente, non è sempre facile orientarsi. Cosa cambia davvero tra due versioni? Non sempre è chiaro...
In questa pagina ti aiuto a fare chiarezza sull’Engwe Engine X:
- una presentazione completa della bici, testata e illustrata
- un riassunto delle opinioni degli utenti, con i punti di forza e le critiche più frequenti
- un confronto con i modelli simili, sia di Engwe che di altri marchi
Questo articolo è piuttosto lungo ma dovrebbe contenere tutte le informazioni di cui hai bisogno. Se hai domande, puoi lasciarle nei commenti in fondo alla pagina.
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Presentazione di Engwe Engine X

Telaio
Il telaio dell’Engine X è in alluminio 6061, un classico robusto ma non troppo pesante. È un modello pieghevole in due punti: una grande cerniera centrale permette di piegare la bici a metà e anche l’attacco del manubrio si ripiega per occupare meno spazio.
C’è una sospensione posteriore semplice (senza leveraggi o sistemi complessi), con un’escursione di circa 60-80 mm. Non è pensata per saltare ostacoli a tutta velocità, ma aiuta chiaramente ad assorbire gli urti minori e rende la guida più confortevole.
Il telaio è progettato per supportare fino a 150 kg di carico, quindi si può caricare parecchio. Tuttavia, tutto ciò fa sì che la bici completa pesi circa 31,7 kg – non è leggera.
Manubrio
Il manubrio è montato su un attacco alto, regolabile e pieghevole. Una volta in posizione, si trova a circa 120-130 cm da terra, il che offre una postura di guida molto dritta, stile “chopper”, davvero comoda per pedalate rilassate. Il manubrio è largo, in stile BMX, il che conferisce molta stabilità, soprattutto su percorsi irregolari.
Il rovescio della medaglia è che in fuoristrada tecnico diventa un po’ meno maneggevole a causa del baricentro alto e della postura non molto aggressiva.
L’attacco si piega tramite una leva, e ci sono manopole ergonomiche. Nelle versioni internazionali c’è anche un acceleratore a dito sul manubrio (disattivato in fabbrica per rispettare le normative europee). Se si desidera, Engwe spiega come riattivarlo per uso privato.
Guarnitura e trasmissione
La guarnitura è dotata di una singola corona con doppia protezione circolare – utile per evitare che la catena cada e per non sporcare i pantaloni. La trasmissione utilizza un cambio Shimano a 7 velocità (serie Tourney, quindi entry-level) e una ruota libera a 7 pignoni.
Non è un componente di alta gamma, ma per un uso urbano o ricreativo fa il suo lavoro. Alcuni utenti che pedalano molto spesso hanno segnalato la rottura del cambio dopo molti chilometri – un aspetto da considerare se prevedi un uso intensivo.
Motore
Sul retro c’è un motore brushless da 250 W nel mozzo. Engwe dichiara una coppia di 55 N·m – piuttosto alta per questa potenza. Risultato: accelerazioni decise e un buon aiuto in salita finché non si esagera.
Il motore è limitato a 25 km/h per rispettare la legge, ma può essere sbloccato per arrivare fino a 45-50 km/h su terreni privati. Alcuni indizi suggeriscono che si tratti in realtà di un motore da 500 W (o anche 750 W di picco) camuffato da 250 W per rientrare nei limiti legali.
Il controller da 48 V 23 A e le prestazioni reali vanno in quella direzione. Il motore emette un leggero ronzio in accelerazione – Engwe parla di una “vibrazione normale” – ma secondo i feedback non è affatto fastidioso.
Batteria
La batteria (48 V, 13 Ah – cioè 624 Wh) è integrata nel telaio, rimovibile tramite una chiave e un fermo situati sotto il tubo. Alcuni trovano questo sistema un po’ scomodo da maneggiare. Engwe dichiara fino a 120 km di autonomia in modalità eco. In pratica, con un uso misto, si aggira intorno ai 50-60 km – che è comunque ottimo per questo tipo di bici.
Se non basta, esiste una versione da 16 Ah o anche la possibilità di montare una batteria supplementare (interna o esterna). Servono 6-6,5 ore per una ricarica completa. La batteria alimenta anche le luci. La sua posizione centrale aiuta a bilanciare la bici e la protegge dagli urti e dalla pioggia.
Sella
La sella è larga e ben imbottita, con molle integrate. Perfetta per una guida rilassata. Il reggisella è lungo e regolabile, quindi anche i ciclisti alti (fino a 1,88 m) si trovano bene. La maggior parte degli utenti la considera comoda, anche per lunghe escursioni. Naturalmente, si può sempre sostituire con un modello ancora più morbido, ma per molti non è necessario.
Ruote e pneumatici
L’Engine X monta ruote da 20 pollici con pneumatici “fat” da 4 pollici. I cerchi sono pieni (in lega, senza raggi), il che dà un look interessante ed evita problemi di centratura, ma aggiunge peso.
Gli pneumatici hanno un’ottima aderenza su tutti i terreni: pavé, sabbia, ghiaia, neve… Si può pedalare a bassa pressione per maggior comfort. Lo svantaggio è una leggera resistenza sull’asfalto e un po’ di rumore. E senza assistenza, il peso della bici si fa sentire.
Le ruote corte (passo di 112 cm) offrono una buona maneggevolezza a bassa velocità, ma meno stabilità ad alte velocità.
Freni
Qui troviamo freni a disco meccanici (160 mm sia davanti che dietro). Frenano correttamente per un uso moderato, ma alcuni utenti trovano che manchino un po’ di mordente quando si va veloce o sotto la pioggia. Niente di grave, ma non sono al livello dei freni idraulici.
Nessuna frenata rigenerativa qui, tutto si basa sui dischi. Engwe vende un kit con freni idraulici se si vuole fare l’upgrade. Per la città o le escursioni tranquille, i freni di serie vanno bene. Nota: la leva sinistra disattiva automaticamente il motore durante la frenata – una sicurezza classica sulle e-bike.
Accessori aggiuntivi
L’Engine X è ben accessoriata. Parafanghi larghi, portapacchi robusto, faro LED anteriore, luce posteriore con funzione stop, cavalletto solido, pedali pieghevoli, display LCD con tutte le info utili, cruise control, attrezzi per il montaggio... insomma, si può partire subito dopo l’unboxing.
Il cruise control è utile sulle lunghe linee rette. Il display permette di modificare vari parametri, incluso lo sblocco (attenzione alle normative). Tutto è alimentato dalla batteria centrale.
Caratteristiche tecniche
Ecco le specifiche principali della Engwe Engine X, in modo chiaro e senza chiacchiere inutili:
- Motore: 250 W brushless (mozzo posteriore), coppia dichiarata ~55 N·m – in realtà spinge come un 500 W
- Batteria: 48 V 13 Ah (624 Wh), rimovibile, ~50–60 km in uso normale (fino a 120 km in modalità eco). Disponibile anche opzione 16 Ah
- Assistenza: fino a 25 km/h (limitata per l’UE), acceleratore presente ma disattivato di serie
- Trasmissione: Shimano a 7 velocità (1 corona anteriore, 7 pignoni posteriori)
- Freni: freni a disco meccanici da 160 mm con sensore di interruzione motore
- Ruote/Pneumatici: 20″ x 4.0″, cerchi in lega, pneumatici fuoristrada (gonfiaggio consigliato ~20 PSI / 1,4 bar)
- Sospensioni: forcella anteriore a molla (~60 mm) + ammortizzatore posteriore (~60 mm)
- Illuminazione: potente faro LED anteriore + luce posteriore con funzione stop, alimentati dalla batteria
- Display: schermo LCD con velocità, livello assistenza, distanza, batteria, ecc.
- Dimensioni: 170 cm da aperta, ~104 × 55 × 84 cm da piegata
- Peso: ~31,7 kg
- Carico max: 150 kg
- Statura consigliata: per ciclisti tra 1,65 m e 1,90 m (manubrio e sella regolabili)
- Extra: portapacchi, parafanghi, cavalletto, modalità pedonale (6 km/h), cruise control, certificazione CE-EN15194
Uso consigliato

La Engine X è una bici elettrica tuttofare. Se la cava molto bene in città, ma può anche affrontare percorsi fuori strada. Ecco dove dà il meglio di sé:
Tragitti quotidiani in città
Con il suo telaio pieghevole, può essere riposta nel bagagliaio o in un angolo del soggiorno. Affronta bene i sampietrini, le buche, e la posizione eretta è ottima per vedere ed essere visti nel traffico. Portapacchi, luci, parafanghi: c’è tutto il necessario per gli spostamenti casa-lavoro o le piccole commissioni.
Bisogna però essere chiari: non è la scelta migliore per trasportarla su e giù dalle scale o sul metrò ogni giorno. Con oltre 30 kg di peso, si piega ma non è facile da portare. È meglio usarla in contesto urbano “stazionario” o piegarla solo occasionalmente.
Gite ed escursioni
Con la sua buona autonomia (~50–60 km) e il comfort elevato, è un’ottima compagna per le uscite del fine settimana. Si può pedalare su piste ciclabili, strade di campagna o sentieri tranquilli senza problemi. E grazie al cruise control, si può andare a ritmo costante senza stancarsi troppo.
Alcuni percorrono 40–60 km senza difficoltà, e se si parte ben equipaggiati (seconda batteria, borse), può essere usata anche per cicloturismo leggero.
Fuoristrada leggero
Grazie ai suoi pneumatici larghi e alle sospensioni, la Engine X affronta bene strade sterrate, sentieri boschivi, persino spiaggia o neve. Passa dove una bici classica avrebbe difficoltà.
Attenzione però: non è una mountain bike da discesa estrema. Manca un po’ di maneggevolezza su terreni tecnici a causa del manubrio alto e del peso. Diciamo che è perfetta per sterrato tranquillo, ma non per MTB sportiva.
Utilizzo invernale
Si comporta bene d’inverno grazie ai pneumatici larghi. Alcuni utenti ci pedalano su neve o ghiaccio sfruttando la buona trazione. Parafanghi, luci potenti e la posizione stabile aiutano molto quando il meteo si fa complicato.
Ma come sempre, prudenza sotto la pioggia o sul ghiaccio: i freni meccanici non sono i più potenti, quindi è meglio anticipare un po’ le frenate.
Punti di forza e debolezze

Ecco un riassunto dei principali punti positivi e negativi che emergono spesso dalle recensioni degli utenti. Si basa su feedback concreti raccolti nei negozi online, nei forum e nei siti specializzati.
Punti di forza:
- Equipaggiamento eccezionale per il prezzo A poco più di 1200€, è difficile trovare una bici così ben accessoriata: sospensioni anteriori e posteriori, batteria 48V, parafanghi, portapacchi, luci… Onestamente, per questo prezzo è una bici davvero "tutto incluso".
- Comfort di guida Tra i pneumatici larghi e le sospensioni, si può pedalare su sampietrini o sterrati senza distruggersi la schiena. La bici assorbe bene gli urti, e molti dicono che è una delle e-bike più comode che abbiano provato.
- Motore potente Anche se sulla scheda tecnica è indicato “250 W”, nei fatti spinge forte. Le partenze sono decise, le salite non sono un problema, e molti apprezzano la potenza percepita. Chi l’ha sbloccato (su terreno privato) conferma che il motore ha molta riserva.
- Buona autonomia I 50–60 km reali sono più che sufficienti per la maggior parte degli spostamenti, e alcuni riescono a usarla per più giorni senza ricaricare. Ci sono anche opzioni per aumentare l’autonomia (batteria da 16 Ah o batteria secondaria).
- Uso molto versatile Città, gite, sentieri, campeggio, portapacchi… fa un po’ di tutto. È anche piuttosto popolare tra i camperisti e i vanlifers che apprezzano il formato compatto una volta piegata.
- Struttura solida Il telaio è robusto, le cerniere sono stabili e i componenti ispirano fiducia. Non è top di gamma, ma è resistente, e affronta bene gli urti.
Punti deboli:
- Peso elevato Con oltre 31 kg, si fa sentire quando bisogna sollevarla. Portarla su scale o caricarla in macchina non è semplice. Anche da piegata, è ingombrante e pesante da maneggiare.
- Componenti un po’ basilari I freni meccanici non sono molto mordenti, la trasmissione Shimano è di fascia bassa e può richiedere qualche regolazione. Alcuni hanno anche segnalato rotture (deragliatore, sospensione) dopo molti chilometri. Niente di grave, ma non sono componenti premium.
- Sistema di piegatura non molto pratico Sì, è pieghevole, ma il sistema è un po’ rigido e manca un blocco per tenerla ben chiusa una volta piegata. Anche rimuovere la batteria non è semplicissimo se si deve caricare separatamente. Insomma, si piega, ma non è la più comoda.
- Non adatta alla guida sportiva La posizione molto eretta è ottima per il comfort, ma non per affrontare curve veloci. Manca un po’ di maneggevolezza su terreni tecnici, e chiaramente non è una bici per mountain biking aggressivo.
- Formato ingombrante Il look da "fat bike" piace a molti, ma resta comunque imponente. Anche da piegata, occupa spazio. Non è il tipo di pieghevole che si infila facilmente sotto una scrivania.
- Finiture a volte migliorabili Su alcuni esemplari, sono stati segnalati piccoli difetti: copribatteria che vibra, parafanghi un po’ lenti o saldature non bellissime. Niente di serio, ma indica un assemblaggio economico.
Opinioni degli utenti in cifre
Nel complesso, l’Engwe Engine X riceve recensioni molto positive da chi l’ha acquistata. Sul sito ufficiale di Engwe, ad esempio, ci sono 94 recensioni con una media di 4,9/5 – con il 90% di voti a 5 stelle.
Le persone sono spesso piacevolmente sorprese da tutto ciò che questa bici offre per il prezzo. Certo, ci sono alcune critiche (ne parleremo subito dopo), ma il tono generale dei commenti è entusiasta: molti dicono che si divertono molto con questa bici e che vale ampiamente il prezzo pagato.
I punti positivi più frequentemente citati:
- Motore potente ed efficace In circa il 75% delle recensioni, gli utenti parlano della potenza del motore. Anche in versione limitata, l’assistenza è generosa, le partenze sono rapide e le salite non sono un problema. Alcuni paragonano le sensazioni a quelle di bici più potenti.
- Comfort al top Oltre il 70% dei commenti menziona il comfort: i pneumatici larghi e la doppia sospensione fanno davvero la differenza. Sampietrini, sentieri, vibrazioni… tutto viene assorbito dolcemente. È un vero punto di forza della bici.
- Autonomia soddisfacente Circa il 60% degli utenti trova l’autonomia più che adeguata. I 50–60 km dichiarati vengono spesso raggiunti, più che sufficienti per la maggior parte degli spostamenti quotidiani. Alcuni apprezzano anche la possibilità di aggiungere una seconda batteria per gite più lunghe.
- Costruzione solida e design accattivante Quasi il 50% dei commenti cita la robustezza del design e lo stile della bici. I cerchi a razze, il telaio massiccio, la stabilità con il carico… tutto ispira fiducia, soprattutto ai ciclisti più grandi. Molti apprezzano l’aspetto “fat bike” da avventura.
- Equipaggiamento completo Circa il 40% degli utenti apprezza il fatto che tutto sia incluso di serie: luci, parafanghi, portapacchi, cavalletto, ecc. Nessuna necessità di acquistare accessori aggiuntivi, il che migliora ulteriormente il rapporto qualità/prezzo.
Le critiche più comuni:
- Peso elevato e scomoda da trasportare È LA critica più frequente (circa nel 50% delle recensioni). La bici è pesante, e si sente non appena bisogna sollevarla o spostarla. Anche da piegata, è ingombrante. Chi cercava una pieghevole facile da trasportare potrebbe restare deluso.
- Frenata un po’ debole Tra il 20 e il 30% degli utenti trova che i freni non siano molto mordenti, soprattutto ad alta velocità o sotto la pioggia. Nulla di grave, ma è bene anticipare le frenate. Alcuni consigliano di passare ai freni idraulici per una maggiore sicurezza.
- Sistema di piegatura migliorabile Circa il 20% pensa che il sistema di piegatura potrebbe essere perfezionato. Il telaio si piega, ma manca un blocco per mantenerlo ben chiuso. Inoltre, la batteria non è molto facile da rimuovere se la si vuole caricare separatamente, specialmente in appartamento.
- Piccoli problemi nel lungo termine Alcune recensioni (meno del 10%) menzionano problemi dopo un uso intenso: telaio crepato (in rari casi), deragliatore rotto, gioco nella sospensione… Non è diffuso, ma indica che la bici necessita di un minimo di manutenzione, soprattutto se si pedala molto.
- Dettagli ergonomici o assistenza clienti Alcuni utenti segnalano piccoli difetti: chiave della batteria mal posizionata, nessun livello di assistenza zero, o un servizio clienti un po’ lento a rispondere. Nulla di bloccante, ma da tenere a mente se si cerca un’assistenza ultra-reattiva.
In sintesi
L’Engine X conquista chiaramente il suo pubblico. Il comfort, la potenza e l’equipaggiamento completo vengono regolarmente lodati. Le critiche riguardano soprattutto il peso e alcuni compromessi legati al prezzo. Ma per la maggior parte degli acquirenti, il rapporto qualità/prezzo è eccellente e il piacere d’uso supera ampiamente i piccoli difetti.
Conclusione / Opinione
In sintesi, la Engwe Engine X soddisfa molti criteri per una bici elettrica intorno ai 1200 €. Non è perfetta, ma a questo prezzo le si perdonano parecchie cose.
È una vera fat bike pieghevole, comoda, potente, ben accessoriata… e chiaramente pensata per chi cerca una bici tuttofare: per andare al lavoro, uscire nei weekend, muoversi in città o esplorare strade sterrate.
Altri modelli obbligano a scegliere tra comfort, potenza o budget. La Engine X riesce a trovare un buon equilibrio senza troppi compromessi.
È perfetta per chi cerca:
* una bici solida e confortevole
* un motore che spinge davvero (anche in salita)
* un’autonomia decente
* un design che si fa notare
* una vera “tutto incluso” pronta all’uso
E meno adatta a chi vuole:
* una bici leggera da piegare cinque volte al giorno
* una frenata ultra potente con un solo dito
* un modello sportivo per discese impegnative
* una e-bike discreta e compatta
Alla fine, Engwe con la Engine X ha creato una bici divertente, robusta e molto versatile. Non è perfetta, ma fa il suo dovere — e anche di più. Per molti utenti, è uno dei migliori rapporti qualità/prezzo sul mercato attuale in questa fascia.

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Condivido le mie passioni sul mio blog nel tempo libero dal 2006, preferisco quello alle sciocchezze in TV o sui social network. Lavoro da solo, sono senza dubbio uno degli ultimi sopravvissuti al mondo dei blog e dei siti personali.
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